“Cerchiamo 15 giovani studenti/studentesse di giurisprudenza per dare forma – dentro le mura del carcere di Opera – ad una singolare ricerca sul delitto e le sue molteplici conseguenze, dialogando insieme a chi ne ha già commessi parecchi e chi ne ha subiti alcuni”.
Qui la lettera di invito: le candidature dovranno pervenire a info@lostrappo.net entro e non oltre il 22 Ottobre pv.
Gli incontri si svolgeranno i 5 mercoledì di Novembre 2022 (ore 9.00-13.00) all’interno del carcere di Opera.
Per iniziare può essere utile il resoconto dell’incontro del Gruppo della Trasgressione con il Prof. Fausto Malcovati su Dostoevskij (5.7.2005).
Maggiori informazioni anche su la pagina Instagram de “Lo Strappo – Quattro chiacchiere sul crimine”.
PS: in ogni caso c’è anche un altro gesto utile per aiutarci in questa ricerca, considerato che tutti i protagonisti di questa rilettura collettiva parteciperanno a titolo gratuito: regalando una copia di “Delitto e Castigo” alle persone detenute nel carcere di Opera
[anche con una dedica e/o un augurio di buona lettura, se ritieni. Se non sai quale edizione scegliere ci permettiamo di consigliarti Einaudi o Feltrinelli. Indirizzo della spedizione/consegna a mani: Direzione Casa di reclusione di Milano-Opera, via Camporgnago 40, 20141 Milano. Ci faremo personalmente garanti della consegna dei libri alle persone detenute interessate].
LA MIA CANDIDATURA
Salve,
mi presento: frequento il terzo anno del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza e ho superato l’esame di Diritto penale.
Negli anni della scuola superiore, ho avuto la fortuna di partecipare ad alcuni incontri del progetto “Lo strappo – Quattro chiacchiere sul crimine”. Questa esperienza è stata importantissima per me, in quanto, facendomi riflettere su tematiche che non sapevo di avere a cuore e insegnandomi a “cercare l’uomo negli atti criminali”, non esito a dirlo, ha determinato gran parte di ciò che sarei diventato negli anni successivi agli incontri, ossia, tra le altre cose, uno studente di giurisprudenza, appassionato di diritto penale, ambizioso di diventare magistrato.
Invio questa candidatura perché penso che la possibilità di prendere parte all’attività “Essere Raskol’nikov, oggi – Delitto e castigo al carcere di Opera”, oltre a farmi immergere maggiormente in ciò che più mi interessa da un punto di vista “accademico”, mi permetterebbe di provare a restituire qualcosa ad alcune delle persone che sono state fondamentali nel percorso di cui sopra, ossia i detenuti.
In attesa di un vostro cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
Buonasera, mi chiamo Anna Alzani e ho diciannove anni.
Studio Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, e poiché ho appena iniziato il secondo anno non ho ancora dato l’esame di Procedura penale né quello di Diritto penale (di cui però sto frequentando il corso).
Cinque righe sono poche: ho studiato dibattito, quando soffro scrivo poesie in frammenti, canto solo se non c’è nessuno in casa, quando leggo molto poi mi sento a disagio nel mondo vero. Mi piacciono i treni, gli elenchi, il blu, e recitare. Giovedì 29 settembre, grazie a mia madre, ho assistito alla rappresentazione teatrale “Dedalo e Icaro” presso il carcere di Opera. Sono arrivata in pullman da sola nel buio, ascoltando un podcast in francese, e alla fine dello spettacolo mi sono alzata in piedi e ho battuto le mani piangendo. Accanto a me, l’ala sinistra della platea pulsava dei volti di cento uomini. Voglio vedere ciò che ciascuno di loro ha visto, sentire quello che ha sentito. Se mi verrà concesso, scoppierò di gratitudine nell’imparare un po’ di vita attraverso la loro. Un’altra espressione dell’esperienza di essere umani: il corridoio che ci separa sta sotto il tetto che ci unisce. E io studio diritto solo per abbattere i muri.