“E’ inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere la città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle i cui desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati”
[Italo Calvino, Le città invisibili]
Mentre gli storici dell’Arte continuano a dibattere su chi sia il vero Matteo indicato da Gesù nel noto dipinto di Caravaggio, le dieci settimane invernali trascorse nel sottosuolo di San Vittore hanno ormai reso evidente la bontà dell’intuizione laica del nostro coach Angelo Aparo e l’irrilevanza pratica della dotta questione.
E così, partendo dalla regola base che io-sono-nel-momento-in-cui-mi-viene-riconosciuta-una-funzione, questa nuova primavera ci chiama tutti a mettere in pratica, dentro e fuori dal carcere, quello che abbiamo finora scoperto insieme utilizzando i rudimentali strumenti del nostro laboratorio.
Lo abbiamo detto giovedì scorso e vogliamo che tutti lo sappiano: diventeremo ricchi!
Come? Brevettando – prima che arrivi l’estate e, con essa, il periodo di tempo che ci siamo dati per tale scopo – la formula capace di rendere davvero utile il carcere.
Siamo pronti per estrarre, mettendo a buon frutto la nostra ricerca, i principi attivi in grado di identificare quali caratteristiche dovranno avere le persone che – a vario titolo e ruolo – saranno ritenute idonee per interagire tra loro nel raggiungimento del dichiarato obiettivo.
E così facendo, se il Reparto La Chiamata non riuscirà a mettere radici a San Vittore, saremo comunque pronti per mettere in vendita – per il bene dell’Umanità tutta – il nostro farmaco terapeutico: Carcerin plus.
[NB: è un dispositivo medico ma potrà essere tenuto anche dentro la portata dei bambini]