Buongiorno, sono Ignazio, ho riflettuto sulla domanda posta dal dottor Aparo al gruppo: per cosa vorresti essere riconosciuto dal gruppo della Trasgressione?
Sono proprio io a riconoscere questo gruppo come una risorsa, che vivo attraverso i discorsi sempre più ricchi che ascolto al tavolo, i nostri racconti del passato, il nostro cammino sulla devianza, che ci aiutano a riflettere e a costruire qualcosa che abbiamo perso; i nostri confronti servono perché sono approfonditi insieme, questa è la vera storia del gruppo della trasgressione: lavorare tutti insieme, sfruttare i discorsi degli incontri, perché sfruttandoli sviluppo qualcosa nella mia crescita che mi migliora nel rispetto dell’altro e della società.
Cambiamento, partecipazione, riflessione e il raccontarsi nutrono questo gruppo e portano i detenuti con le loro esperienze a incontri con le scuole e gli istituti, dando il nostro contributo per un mondo migliore, per una vita migliore e a non fare più il male che abbiamo fatto.
Come a tutti i componenti di questo gruppo, parteciparvi mi ha ridato la consapevolezza del male fatto, mi rende libero nel pensare e dentro di me sono riuscito a tirar fuori tutto quel male che viveva con me.
Oggi riesco con le mie parole a rendermi utile e riconosciuto dal gruppo, perché riesco a lanciare un messaggio importante, prima per il mio cambiamento e poi per tutti quei detenuti che non frequentano il gruppo, affinché possano guarire dagli sbagli e dal male fatto, così che siano anch’essi d’aiuto.
Frequentare il gruppo della trasgressione con il dottor Aparo, che da tanti anni fa crescere questa palestra, ci insegna a dipingere di bene, fare dei progetti per la vita o credere nel nostro miglioramento di uomo o padre.
Infine vorrei dire che amo questo gruppo, gli devo tanto, ma farne parte dipende solo da noi stessi.
Un mio riconoscimento particolare va a Pasquale e Sergio, in quanto è grazie a loro che ho partecipato al gruppo della trasgressione .
Ignazio Marrone