Gradini

Gradino dopo gradino, che fine ha fatto quel bambino che si divertiva a far rotolare il copertone di un’automobile?

Gradino dopo gradino, non sento più l’affetto di mio padre, forse non è stato contento della famiglia che si era creata.

Il cuscino dove dormiva mia madre era sempre bagnato. Vedendola soffrire, nel mio piccolo, cercavo di sostenerla ed alla fine piangevo con Lei non facendomi vedere dai miei fratelli più piccoli di me.

Gradino dopo gradino, spunta il sole, una nuova vita, la gioia di essere diventato padre.

Gradino dopo gradino, mi si apre davanti una voragine tetra, dal dolore arrivo a falciare come Thanatos, sentendo i figli della mia vittima piangere.

Gradino dopo gradino, una luce in lontananza mi tira su da quella voragine, mentre mi vergogno di non aver rispettato il patto fatto con l’acqua e cercando un perdono che non arriverà mai.

Salvatore Luci

Percorsi della devianza