Ho sentito spesso parlare del Gruppo della Trasgressione e dei tanti eventi che organizza. Già da qualche giorno si parlava di questa serata del gruppo insieme con l’associazione Libera e con la fondazione De André. Speravo potessimo partecipare e così è stato. Arrivato al teatro, ho trovato subito delle persone che conoscevo: Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della “fondazione casa dello spirito e delle Arti” assieme alla sua assistente Greta. Mi hanno elogiato per un intervento che ho fatto alla presentazione di un libro di Giorgio Paolucci dicendomi che avevo commosso con la mia storia. Felicissimo, ho preso posto per assistere all’evento.
Arrivano gli ospiti, il dott. Aparo è stato tra i primi con Don Luigi Ciotti, Dori Ghezzi e la signora Lucilla. Da lì a poco ho capito l’omaggio al grande De André. Conoscevo le canzoni ma non che erano stati scritte su cose realmente accadute. Ascoltando le parole mi sono commosso.
L’intervento di Don Ciotti mi ha colpito molto, alla TV l’ho sentito sempre urlare per giuste cause, ma quella sera ho visto l’umanità di un uomo di Dio che si impegnava a cambiare il male con il bene.
Si è parlato dell’indifferenza e persone come il dott. Paolo Setti Carraro, la sig.ra Marisa, che sono parte attiva del Gruppo della Trasgressione e a loro volta vittime, che giustamente potevano essere indifferenti alle tematiche carcerarie e dei condannati, sono invece presenti nelle carceri per il recupero del reo.
Le testimonianze rese da alcuni del Gruppo della Trasgressione, insieme a alla musica suonata in modo speciale dal maestro Giapponese, con i violini che vengono realizzati dai barconi dove sono saliti ed hanno rischiato la vita persone più sfortunate di noi mi hanno fatto vivere una serata di speranza, di credere nella possibilità che il carcere ci offre, che forse non è solo un brutto luogo in cui si affligge la persona, ma diventa lo spazio per cambiare, realizzarsi per ricominciare liberandosi del male.
Anche se in primis dobbiamo essere noi, il vero motore del cambiamento sono le persone che si impegnano per un lavoro di riflessione con i detenuti. Ringrazio i rappresentanti e il gruppo della trasgressione di avermi arricchito di una bella serata di riflessione.
I violini del mare contro l’indifferenza
Giuseppe Giorgi