La “Vocazione di san Matteo” è ambientata in una stanza chiusa, illuminata da una luce obliqua che sembra quasi spezzare la scena. Non si vede la fonte luminosa ma, come suggerisce il titolo, dell’opera probabilmente rappresenta in qualche modo la presenza e l’apparizione di Dio agli occhi di Matteo. Sono presenti sette uomini di varie fasce di età, il più giovane al centro della scena sembra quello più sorpreso e confuso. I due personaggi più a destra indicano con aria minacciosa un signore anziano sulla sinistra che si auto-indica con un’espressione interrogativa sul volto. Alla sua sinistra un ragazzo seduto a un tavolo sta contando delle monete, e un altro signore anziano sembra non capire cosa stia succedendo, mentre dall’altro lato del tavolo un ragazzo giovane sembra che sia pronto ad alzarsi per “difendere” il vecchio.
Ho provato a descrivere l’opera prima di guardare un commento ufficiale, ho fatto un po’ di confusione sui personaggi, non mi aspettavo che uno dei due personaggi sulla destra fosse Gesù… Non nascondo la mia perplessità, pensavo che fosse il credente a scegliere Dio e non Dio a scegliere il credente…
Nicolò Travagnin