Il dipinto raffigura un episodio del Nuovo Testamento, descritto nei Vangeli di Matteo, Marco e Luca. La scena raffigurata è la chiamata di San Matteo, un esattore delle tasse, da parte di Gesù. La divisione in due parti del dipinto, con la parte superiore vuota tranne che per una finestra, porta l’attenzione sui personaggi nella parte inferiore. L’uso della luce mette in risalto i gesti e i personaggi nella scena, creando un forte contrasto tra le figure vestite in abiti del XVII secolo e Gesù e Pietro che indossano abiti antichi.
I personaggi principali sono:
- San Matteo: È il protagonista dell’opera ed è raffigurato seduto dietro un tavolo, in abiti comuni da pubblicano (un esattore delle tasse). San Matteo è l’uomo con la barba sulla sinistra del dipinto. La sua espressione è di stupore e incredulità, poiché è sorpreso di essere scelto da Gesù.
- Gesù Cristo: Il Figlio di Dio e fondatore del cristianesimo. È raffigurato in piedi, con una mano puntata verso San Matteo, indicandolo come il prescelto per diventare uno dei suoi discepoli.
- Pietro: Uno dei dodici apostoli di Gesù. È rappresentato accanto a Gesù, guardando verso San Matteo con una certa espressione di interesse.
- L’uomo con la mano sul petto: Questo personaggio è un altro apostolo, di cui il nome non è specificato nei Vangeli. La sua presenza è rilevante in quanto potrebbe rappresentare l’apostolo Simone, ma non è possibile identificarlo con certezza.
- Il gestore o supervisore delle tasse: Accanto a San Matteo, c’è un uomo ben vestito e importante, probabilmente il gestore o il supervisore delle tasse. La sua espressione è di sorpresa e sconcerto nel vedere Gesù chiamare San Matteo.
Il dipinto suscita curiosità, interesse e interrogativi. Quando guardi il dipinto ti viene da porre domande e cercare risposte riguardo a situazioni o concetti sconosciuti.
Federico Barbuscia