Quando da adolescente approdai nel mio quartiere idealizzai la criminalità. Desideravo fortemente conquistare un posto per affermarmi e così cominciai a mettermi in mostra per farmi notare.
Per fare il criminale (se non lo sei destinato per eredità familiare), hai bisogno di farti notare dai talent scout, sempre alla ricerca di nuovi soggetti vulnerabili da formare.
Cominciai ad assumere comportamenti fuori legge e arroganti e non ci volle molto ad essere convocato per un “provino”.. il primo piccolo incarico portato a termine ed è fatta!
Benvenuto nell’accademia della criminalità, quella che ti forgia ad essere arrogante, senza pietà e assolutamente egoista, quella che prende la mia coscienza e la congela con lo scopo di non tirarla più fuori da lì!
Esame dopo esame mi sentivo sempre più fiero e orgoglioso di me, mi sentivo Uomo e affermato, mi sentivo un Dio sulla Terra, imbattibile e realizzato nel suo progetto criminale.
Quello che per la legge era una punizione per me era un jackpot, e se mi sbattevano in una cella d’isolamento la mia risposta era: “non mi avete fatto niente”!
Rabbia che fungeva da carburante in questo viaggio del male!
L’accademia l’ho terminata, ho raggiunto la laurea con 30 e lode, peccato che trenta sta per gli anni della mia vita da trascorrere in galera!