Concerto Trsg.Band
Sabato 2 marzo 2024 – 21:00
Teatro Civico Roberto De Silva – Rho
Una selezione delle canzoni di Fabrizio De André combinate con le riflessioni dei detenuti del Gruppo della Trasgressione sui loro periodi più bui e sul lavoro di questi ultimi anni con i componenti esterni del gruppo.
La serata prende il nome da un verso di Via del campo, una delle prime e più note canzoni di De André. Una bambina e una puttana vivono entrambe in Via del Campo, tanto vicine l’una all’altra da far germogliare fiori, illusioni e speranze d’amore in chi va a trovarle. La prossimità fra l’una e l’altra c’è, ma per coglierla occorrono occhi grandi color di foglia, capaci di accettare parentele nascoste fra personaggi apparentemente incompatibili.
Scritta in collaborazione con Enzo Jannacci, Via del campo invita al dialogo con ciò che a una prima lettura sembra distante e privo di valore; la canzone è un’anticipazione del tema che rimarrà il filo conduttore di tutta la produzione poetica di De André: l’importanza della comunicazione con le proprie parti dimenticate o negate, cioè con quegli errori, fragilità, insicurezze o, come dice la canzone, con quel letame da cui possono nascere progetti e riconoscimento reciproco fra persone diverse.
Juri Aparo dal 2005 incrocia le canzoni di De André con i temi e la ricerca del Gruppo della Trasgressione che opera a Milano dentro e fuori dal carcere e di cui è il coordinatore.
Non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio
Gli interventi e del canzoni del concerto a Rho
- Princesa
Ancora GRAZIE perché ieri è stato così arricchente …
Tanta umanità
Musica di alto livello
A tratti sembrava di ascoltare proprio l’anima e la voce di Fabrizio
Questa è l’Italia che vorrei
Per la riforma delle carceri si dovrebbe partire proprio da qui
Domenica in tarda mattinata vado a trovare Etty: “ciao mami!”le dico… il suo sussurrato “ciao” mi fa intuire che è una “giornata no”, lo sguardo è basso. “Sai che ieri sera sono stata in un bellissimo teatro a vedere uno splendido spettacolo?!” Dai racconta mi dice lei e, mano a mano che riporto le parole ascoltate, che canticchio pezzi delle canzoni, i suoi occhi riprendono luce, si riaccende una fiammella e si attivano i suoi ricordi legati a quando lavorava a Milano e le confidenze continuano … Mia mamma Ettorina ha 73 anni e si sta curando x un brutto carcinoma, ma l’energia positiva e ricca di speranza che il concerto mi ha lasciato, è riuscita a contagiare anche lei, infatti, mi promette che se dovesse esserci un altro spettacolo vorrebbe partecipare!!! Grazie allo psicologo-cantante contro corrente, grazie ai musicisti, grazie a chi si è raccontato sul palco, grazie a Fabrizio, grazie alle amiche. P.S. Alla prossima!!!
Ciao Iuri,
complimenti per il vostro concerto. Mi sono piaciuti i nuovi arrangiamenti e la presenza degli archi, del sassofono e della fisarmonica ci stanno proprio bene.
Coinvolgente, come sempre, la parte di chi è intervenuto con la propria storia ed esperienza nel vostro gruppo, dando forte testimonianza del valore del tuo lavoro e del loro impegno.
Particolatmente simpatico chi recitava le sue belle poesie in siciliano.