Giovedì 7 marzo avremo nel carcere di Bollate l’ultimo dei 5 incontri sul Romanzo di Dostoevskij. Stanno partecipando all’iniziativa ex criminali, studenti, persone ferite dalla criminalità organizzata, avvocati, magistrati e un sacerdote
Nella giornata conclusiva di domani, Francesco Cajani e io porremo a noi stessi e a tutte le persone che hanno contribuito all’iniziativa le seguenti domande:
- Quali erano gli obiettivi dell’iniziativa?
- Cosa abbiamo messo in tasca in queste 5 giornate?
- Che uso personale possiamo farne?
- Se si ritiene che ne valga la pena, in quali ambiti e con quali modalità rilanciare il lavoro su I Fratelli Karamazov
Nel cammino della scienza, è buona norma dichiarare con quali domande si va dentro un laboratorio ed è ancora più importante rendere pubblici i risultati e le risposte che, a seguito della ricerca, si pensa di avere ottenuto.
Credo che lo studio della devianza e gli interventi per prevenirla e curarla debbano essere trattati come una scienza. Se considero la portata dei danni economici e affettivi che la criminalità causa nella nostra società, trovo più che ragionevole assumere nei confronti della materia l’atteggiamento che qualsiasi ricercatore ha nei confronti di ciò di cui si occupa: Materiali, Variabili, Procedure di una ricerca devono essere resi pubblici per permettere a chi non c’era di verificare, criticare, ottimizzare, proporre alternative; in sintesi, contribuire alla evoluzione della conoscenza del problema e dei mezzi per trattarlo.
Pertanto, cari studenti di giurisprudenza e psicologia, cari componenti del gruppo della trasgressione e cari tutti, a conclusione della nostra visita ai Fratelli Karamazov, ai loro diversi modi di riscuotere ciascuno il proprio credito e alle tante domande che i loro conflitti ci hanno suggerito, visto che siamo entrati tutti nel laboratorio, per favore, facciamo ciascuno il resoconto della nostra esperienza, come si addice alle persone che frequentano i laboratori.
I Conflitti della famiglia Karamazov – Dettagli del Programma