Poesie › Forum › Il male, complesso e banale › Il Male
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katiaOspite
In questo forum si affronterà il tema della “Complessità e banalità del male” ma, prima di addentrarmi verso la riflessione di come questi due termini, così diametralmente opposti, possano in qualche modo essere tra loro legati e connessi; vorrei potermi soffermare sul “Male”.
In tutti i tempi e presso tutte le culture, il problema del male (e del bene) è stato un tema di riflessione da parte di filosofi, teologi, scrittori, poeti e uomini che hanno tentato di dare delle risposte a quei complessi interrogativi sulla natura stessa del male. Secondo una vasta letteratura che va dai primi filosofi agli autori moderni e contemporanei, i principi che governano il mondo sono essenzialmente due e perennemente in conflitto tra loro: Bene/Male ovvero Amore e Odio, Eros e Thanatos, Vita e Morte. Quindi, da un lato desiderio di costruire e dall’altro, autodistruzione o distruzione.
La lotta tra il bene e il male è un segno distintivo della condizione umana e spesso ci si chiede cosa spinge l’essere umano a posizionarsi su un polo o sul suo opposto.
Kant, uno dei grandi filosofi tedeschi, sosteneva l’esistenza di un “male radicale” ossia un’inclinazione, una tendenza congenita al male ovvero qualcosa che non può essere né distrutto né estirpato ma che è radicato nella stessa esistenza dell’uomo e che fa parte della sua stessa natura; una propensione al male che si contrappone alla predisposizione al bene, forte e profonda, ma che a volte non riesce a prevalere.
Ma, perché un individuo sceglie di attestarsi verso il polo opposto al bene?
Ovviamente il discorso è molto complesso e non possono essere trascurati o esclusi una serie di ingredienti quali: il contesto sociale e familiare, stati emotivi, condizioni economiche e culturali che contribuiscono a determinare una scelta piuttosto che un’altra. E forse è proprio il susseguirsi delle nostre scelte che ci conducono lentamente o improvvisamente verso uno dei due poli. Scelte che alle volte possono essere ponderate, condizionate da un’imposizione morale, irrazionali, inappropriate, governate da un’istinto a noi sconosciuto, dettate da sostanze che alterano la nostra percezione della realtà ma, a prescindere dal modo in cui avvengano le nostre scelte, dobbiamo essere consapevoli che qualsiasi scelta intrapresa oggi, condizionerà la nostra esistenza, le nostre scelte future ed il nostro posizionamento verso il Bene o il Male.- Questo topic è stato modificato 4 anni, 10 mesi fa da Juri Aparo.
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