Finestre, Olio su tavola, 87 X 101
Meglio aperte rischiando un raffreddore che tenerle chiuse
Zappiamo la terra per sognare le stelle o viceversa?
Finestre, Olio su tavola, 87 X 101
Meglio aperte rischiando un raffreddore che tenerle chiuse
N° 35 e N° 41, Olio su tavola, 82 X 190
Il più antico sistema anti-gravitazionale
Mente, Olio su forex, 100 X 104
Tempi, lesioni, rammendi, realtà sartoriale
Paesaggio carnale, Olio su tela, 50 X 70
Ultime clamorose osservazioni del telescopio Hubble. Prima del Big Bang, c’era il Big Body
Residui, Olio su tavola, 79X97
Il flusso procede in un percorso a volte placido e uniforme altre accidentato e violento. Ogni tanto in un’ansa o intorno a un ostacolo si raccolgono ricordi, idee, immagini, forme.
Un saluto a tutti coloro che passeggeranno tra queste pagine, spero che il percorso sia piacevole.
Una delle ragioni per cui le immagini di alcune mie opere compaiono qui sta nel legame di amicizia che condivido con Juri Aparo fin da quando è arrivato a Milano un sacco di tempo fa. Fin da allora ognuno ha seguito il tragitto di vita dell’altro tra fatiche, delusioni, molto lavoro e a volte successi e gratificazioni, ciò che sta nelle vite di tutti.
Juri ha certamente dato un colpo d’ala alla sua vita quando ha fondato e aperto il gruppo della trasgressione allargando e condividendo, rendendo il contributo degli interessati vivo e operativo nel concreto, piazza di confronti e libere opinioni che è un importante punto di riferimento.
Da parte mia, ho proseguito con fasi alterne la mia attività professionale nell’ambito della produzione industriale fino a qualche anno fa, ma in contemporanea da sempre, fin da bambino ho coltivato disegno e pittura spesso lavorando di notte tra giornate di lavoro, magari riuscendo a vedere i colori nella luce naturale solo la domenica.
L’arte è trasgressione rispetto a ciò che si dice, ciò che si pensa, ciò che si sente, si comunica e si immagina, al di là della comunicazione verbale.
L’arte non deve rispondere a nessuno schema convenzionale.
Penso che se ciò che vedete potete definirlo un oggetto d’arte, questo è un luogo idoneo ad ospitarlo.
Ovviamente sono graditi interventi e commenti.
Disordine e Armonia
Penso che quello che vediamo e chiamiamo “Realtà”, ciò a cui ci riferiamo come a un solido ormeggio cui legare la lettura di ragioni, causalità e pensieri sia effimero e illusorio.
“Effimero” perché l’essere evanescente della realtà è il dato dimostrato in fisica che da quasi cento anni ci ha costretto a riconsiderare l’universo e noi in modo totalmente nuovo.
“Illusorio” perché, oltre alla fisica, altrettanto inaffidabili sembrano i meccanismi mentali che elaborano le sensazioni in modo da ricondurre il tutto in un quadro logico e rassicurante.
Per ciò che riguarda la fisica, mi tuffo con meraviglia nella lettura di opere prive di difficoltà matematiche ma non meno significative, anzi, e non posso far altro che confrontarle e collegarle. Riguardo invece all’illusorio, mi affido nei miei lavori al disordine, anzi ad un ipotetico diverso ordine perché l’ordine mentale è forse la rassicurante realtà che non esiste, perché idee forme e colori stanno forse in un rapporto da investigare diverso da ciò che vediamo, perché le contraddizioni e le paure sono più utili e reali di favole e religioni.
Per questo, nei miei lavori la ricerca è legata a Disordine e Armonia, perché se disordine e sconcerto sono carburante della capacità di rinnovarci e capire, l’armonia è la condizione fondamentale che consente alle cose dell’universo e a noi stessi di esistere in equilibrio dinamico e precario.