I violini del mare contro l’indifferenza

Il 21 marzo scorso, dal palco di piazza Duomo, don Luigi Ciotti, ricordando le vittime del naufragio di Cutro, ha lanciato anche un intenso messaggio contro l’indifferenza al male. Angelo Aparo e Silvio Di Gregorio hanno voluto rilanciare quel messaggio con un progetto che ha coinvolto rapidamente altri partner e che è stato presentato ad Opera il 13 giugno.

Partner del progetto sono:

  • Issei Watanabe con due suite di Bach al violoncello
  • Don Luigi Ciotti, presidente di Libera
  • Dori Ghezzi, presidente della Fondazione Fabrizio De André
  • Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Casa dello spirito e delle Arti
  • Enrico Allorto, maestro liutaio della liuteria del carcere di Opera
  • Lucilla Andreucci, referente e anima frizzante di Libera Milano
  • Francesco Cajani, co-autore de Lo Strappo. Quattro chiacchiere sul crimine
  • Cristina Cattaneo, Medico legale, Coordinatrice scientifica del MUSA
  • Paolo Setti Carraro e Marisa Fiorani, entrambi familiari di vittime della criminalità e ponti tra Libera e il Gruppo della Trasgressione
  • Juri Aparo con la Trsg.band e il Gruppo Trsg
  • Le canzoni di Fabrizio De André

Servizio RAI NEWS

E nulla perisce nell’immenso universo, credete a me, ma ogni cosa cambia e assume un aspetto nuovo (Ovidio, Metamorfosi)

La trasformazione è anche l’attività principe del Gruppo della Trasgressione, con i detenuti che avevano fatto del disconoscimento dell’altrui fragilità il proprio mestiere e che oggi, in collaborazione con le istituzioni e con i diversi componenti del gruppo, si impegnano per riconoscerla dentro di sé, nelle scuole e sul territorio.

Il mio buio

Guardare il cielo di notte mi trasmette delle belle emozioni, guardo le stelle e la più luminosa mi fa pensare a mia mamma, provo a ricordare come è stata la mia vita con lei, immagino una passeggiata, un gelato o qualsiasi altra cosa che si possa fare con la propria mamma, ma da lì a poco la mia immaginazione svanisce, si spengono tutte le stelle, ora il buio totale non vedo più nulla, tutto diventa vuoto, torno alla realtà.

Non ricordo più niente di quel periodo, se è stato bello, ma penso di no, questo non ricordare mi sembra infinito mi ha logorato per tutti questi anni, sin da piccolo penso di aver imparato a dimenticare, lo faccio con semplicità, mi proteggo da quel buio incondizionato che c’è nella mia testa.

Ho passato la maggior parte della mia vita a proteggermi dal male, il mio, mi anestetizzavo per controllarlo ma quando inevitabilmente prendeva il sopravvento non mi interessava più di nessuno, non provavo più  niente, non mi interessava il loro dolore, i loro sentimenti anche se facevo del male, era come una vendetta, a nessuno è mai interessato di me e io me ne fottevo di tutti voi e facevo quello che volevo; tutto questo non mi faceva stare bene, anche la mia voce risultava squallida in questo mio nulla, non volevo neanche essere io, non mi sentivo a mio agio, dovevo nascondermi, non volevo più essere il soldato con le nike.

Questo mi ha portato agli eccessi, a consumare qualsiasi tipo di droga, che mi permetteva di non essere più io, a distaccarmi dalla realtà, la droga non mi faceva paura, è cresciuta con me, sono arrivato al punto di chiamarla la mia fidanzata, dico questo perché uscivo solo con lei, volevo stare solo con lei, quando non c’era la cercavo finché non la trovavo, eravamo sempre insieme, quante volte ogni giorno mi promettevo che la lasciavo, che volevo farla finita con lei e con me, ma era solo un prendermi in giro, quante volte litigavamo ma poi tornavamo sempre insieme.

Questo era il mio infinito senza le stelle, il mio buio, il mio nulla, dico era perché adesso qualche stella si è accesa ed è il significato della speranza della mia vita; mi piacerebbe accenderle tutte come un interruttore proprio come quelli che usi per accendere una lampadina e poi ti accorgi che funziona anche il ventilatore (allude al film “La Parola ai giurati; ndr), così come basta vedere oltre, vedere i dettagli, i particolari, sentire le ragioni altrui per capire la verità. Molte volte sento dire che non si hanno gli strumenti adatti per fare quello o quest’altro, ma oggi mi sono reso conto che il vero strumento siamo noi stessi, dobbiamo decidere come suonarlo, vivere e scegliere, preferire, sentire i sentimenti degli altri, sapere che non hai il diritto di fare del male, che la vita va vissuta e non subita, avere paura e avere la capacità di stare lì, fare un altro passo, saper prendere le opportunità che ci vengono offerte, che ci aprono altre porte, come quella che oggi è stata aperta a me, ovvero essere seduto a questo tavolo, grazie a tutti.

Cristian

L’infinito senza stelle

La rabbia

La rabbia rende sordi, la disperazione ciechi.
La rabbia serve a renderti efficiente.
Questa è la sua funzione per la sopravvivenza.
Ecco perché ti è stata data.
Gli occhi arrabbiati sono l’espressione di un cuore che soffre.
La rabbia si nutre ogni giorno del nostro dolore
ed è cosi che brucia ogni Speranza.
Magari potessi piangere, sarebbe bello
liberarsi della delusione con le lacrime.

Amir

L’infinito senza stelle

La paura di perderti

Ho paura di perderti mentre dormo.
Non partire, senza avvertirmi.
Dimmi tu addio, che a me dirlo non riesce.
Morire è facile,
perderti è difficile.
Ho capito cosa sei per me quando ho capito di poterti perdere. Non vorrei mai perderti.
Quindi resta, ti prego resta per sempre.
Non andartene, mamma, senza avvertirmi.

Amin

L’infinito senza stelle

Cos’è la vergogna

Vergognarsi del proprio passato
Vergognarsi delle cose fatte in passato
ma senza quel passato noi chi saremmo?
saremmo un altra persona,
forse migliore o addirittura peggiore
sicuramente diversa
da quello che siamo ora.

Se solo in quel passato
avessimo riflettuto
prima di agire
magari il nostro presente
non sarebbe questo

Simone

L’infinito senza stelle

Le belle parole comprano chi costa poco

Un vero uomo sopporto tutto il dolore,
HO PERSO LA LIBERTÀ ma ci sta il mare fuori
Tengo il cuore pieno ma la tasca è vuota

Sono morto prima di vivere
Non hai  visto niente simile
Pensavo fosse impossibile
Ma tra 2 anni sarò invincibile

Paolo

Uno enojado dice muchas cosas
K son Flechas K salen da tu puta boca
Lei lo ******* per unpo’ di coca
Lascia stare quella roba
Tu te matas sola
Andavo da solo
Non con tutti loro
Siamo diversi in ssto gioco
io non mi consolo

Cris

L’infinito senza stelle

 

L’infinito senza stelle

Officina creativa

Infinito senza stelle

Mia mamma se ne andò tipo sette anni la mia testa Dalì feci solo danni sono stato tradito dai miei amici e ci ripenso guardando le cicatrici. A volte niente è interessante come la sera senza stelle
Sono ancora un principiante
Questa vita è amara mica caramelle
Qua non prende anche se ci sono varie antenne

Francesco

La mia vita sembra impazzita e anche infinita con quel male che mi sento mi rilasso con il vento e mi tengo tutto dentro. Avevo un sogno da bambino però ero ancora piccolino. Sono cresciuto senza un padre ma ho l’affetto di mia madre ho aiutato tante persone e mi son preso del fattone di persone false ne conosco tante ma pensare alla passione è l’importante la vita è una sola se non te la godi non si gode da sola!

Giole

Ogni cosa ha il suo costo
Mica casco nel vuoto
Resto a mollo
Mica mollo
La fortuna ci prende in giro
Continuo senza il sorriso!

Kevin

      Infinito-senza-stelle

L’infinito senza stelle

A piedi nudi

      A-piedi-nudi

 

L’infinito senza stelle

Quando uno è arrabbiato

Quando uno è arrabbiato
dice tante cose
frecce avvelenate
che vanno dritto al cuore
non sono brutte cose, ma sono brutte parole
che possono toccare ogni tipo di persona

      Quando-uno-e-arrabbiato

Youssef

L’infinito senza stelle