Litighiamo? Ma no, giochiamo!

ISTRUZIONI PER L’INGRESSO

  • Concerto aperto al pubblico
  • Prenotazione obbligatoria: con mail a info@trasgressione.net,
    indicando chiaramente i propri dati (Nome e Cognome, Luogo e data di nascita, N° carta di identità o passaporto o patente)
  • Elenco prenotazioni
  • Biglietto di ingresso: € 10 

Il ricavato verrà impiegato per sostenere le attività e il percorso dei detenuti e degli studenti del Gruppo della Trasgressione

 

Per l’ingresso in carcere è opportuno

  • presentarsi entro le ore 20:00;
  • lasciare in macchina cellulari e oggetti elettronici;
  • avere il documento personale a portata di mano.

Una domenica al Coming out

Domenica 11 giugno apriamo il Coming out alla città

Abbiamo un palco dal quale parlare, giocare, suonare. Potremo comunicare le nostre idee con discorsi seri o scherzando, con i congiuntivi al posto giusto o anche no. Magari facciamo qualche pezzo del nostro mito di Sisifo e i ragazzi delle scuole che visitiamo potranno dar voce a qualcuno dei personaggi.

O muse, o alto ingegno, or m’aiutate;
o mente che scrivesti ciò ch’io vidi,
qui si parrà la tua nobilitate.
(
Divina Commedia, Inferno, 2° Canto)

Forse qualcuno di loro racconterà ai presenti il senso del rapporto fra gli adolescenti e i componenti del Gruppo della Trasgressione. Detenuti, tirocinanti e tutti i componenti del gruppo avranno la responsabilità e il piacere di verificare se e quanto il nostro progetto può interessare gli abitanti della zona Barona e i cittadini che interverranno.

Probabilmente ci sarà anche un campione italiano dei pesi welter, ma nessuno darà pugni. Noi tutti, invece, proveremo a dire cosa vogliamo far venir fuori da noi stessi e dal nostro progetto comune. Di certo sarà una giornata in cui detenuti e figure istituzionali, adolescenti e insegnanti, potranno vivere la trasgressione di oltrepassare le colonne d’Ercole e verificare se, al loro ritorno, riusciranno a comunicare agli altri l’umanità e la ricchezza dell’esperienza vissuta.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
(Divina Commedia, Inferno, 26° Canto)

Per questo avremo chi porterà musica rap e chi canterà De André, avremo chitarre e violini e tamburi. Ci saranno grigliate, pane dal carcere, le piante di Opera in fiore e la bancarella di Frutta & Cultura. Se le cose vanno come si spera, dovremmo avere i primi esponenti del Coming out.

La nostra attività con le scuole

Il Gruppo della Trasgressione comprende un’associazione e una cooperativa, costituite da detenuti, studenti universitari e comuni cittadini. Il gruppo agisce nelle carceri di Bollate e Opera e all’esterno; l’obiettivo principale è rendere riconoscibili i sentimenti e gli stati d’animo che caratterizzano i percorsi della devianza e lavorarli nel tentativo di renderli compatibili con il riconoscimento dell’altro.

La nostra filosofia s’incentra su poche linee guida:

  • studiare, progettare e lavorare con chi ha commesso reati giova all’equilibrio sociale e protegge la salute e il bene pubblico più della separazione garantita dalle mura del carcere;
  • è importante che imprenditori e liberi professionisti supportino, insieme alle istituzioni, l’acquisizione e l’esercizio di funzioni e ruoli sociali di chi ha bisogno di evolversi; questo vale per gli adolescenti, per le persone in difficoltà e per chi, lungo i percorsi della devianza, ha perso il piacere di esercitare le responsabilità del cittadino;
  • il recupero, una reale inclusione, un effettivo superamento della sensazione di marginalità e di estraneità alle regole possono prendere corpo solo se ci si sente co-protagonisti di esperienze concrete, di attività lavorative, eventi, interazioni utili alla comunità, al suo rinnovamento, alla sua crescita.

All’interno della nostra attività di sensibilizzazione e di mediazione fra carcere e società, gli incontri tra il Gruppo della Trasgressione e le scuole offrono agli studenti di scuole medie inferiori e superiori un’esperienza utile alla prevenzione del bullismo e delle dipendenze, ma anche e soprattutto a vivere in modo tangibile il piacere della responsabilità.

In sintesi, l’obiettivo della prevenzione viene combinato con la rieducazione del condannato; tali incontri, infatti, favoriscono il percorso evolutivo dell’adolescente permettendogli di svolgere una positiva funzione sociale nei confronti del detenuto e, allo stesso tempo, aiutano i detenuti a riappropriarsi della loro identità di adulti, intanto che forniscono un servizio alla collettività.

 

Attività culturali nelle scuole e nei teatri
con gli adolescenti e con un pubblico adulto

Una serata per bulli

Un gruppo di ragazzi annoiati, il solito posto e la solita monotonia. Così ha inizio la rappresentazione di “una serata per bulli”. Un’atmosfera costellata di noia e vuoto che porta prima all’uso di droga, poi al furto di un’auto e infine alla violenza su un disabile. Un’escalation di atrocità alla ricerca di uno sballo sempre più difficile da raggiungere.

Subito dopo la rappresentazione, studenti e insegnanti dialogano con i componenti del gruppo su cosa cerca chi si comporta da bullo.


Una slot machine per chiedere chi sono

La rappresentazione ricostruisce quello che accade in una delle tante sale giochi: i passaggi di un amore malato tra un giocatore incallito e la sua bella: la slot machine. Un uomo che, per coprire le proprie angosce, affida se stesso allo sballo e all’eccitazione del gioco d’azzardo. Non riuscendo a coltivare relazioni stabili e costruttive con l’altro, si perde nel gioco illusorio e autodistruttivo di fingersi capace di controllare gli impulsi e gli oggetti di cui si rende schiavo.

Su questa mappa di conflitti, mancanze, smarrimenti, seduzioni delle diverse forme di dipendenza, si sviluppa lo scambio tra gli studenti e i detenuti dopo la recita.

 

Il mito di Sisifo

Avviato nel 2009, il lavoro sul mito di Sisifo è diventato in poco tempo uno strumento per riflettere sul presente e per recuperare passaggi centrali di chi ha perso la fiducia nelle istituzioni e nel proprio futuro. La tragedia di Sisifo ha dato luogo a un racconto nel quale specchiarsi, motivando comuni cittadini, studenti e detenuti del gruppo a indossare i panni dei diversi personaggi e a interrogarsi sul problema della siccità a Corinto, sui conflitti di Sisifo con Giove, degli adolescenti con il limite e l’autorità, dell’uomo con i suoi bisogni terreni e le sue ambizioni di eternità.

Al termine della rappresentazione, viene avviata una discussione in sala su temi quali: il rapporto genitori-figli, le dinamiche di potere e la possibilità dell’uomo di abbandonarsi all’arroganza o di ascoltare e assecondare le proprie istanze costruttive.

 

Concerti musicali – Trsg Band

Il Gruppo della Trasgressione tiene concerti in diversi teatri di Milano e provincia. Le storie dei personaggi imperfetti di Fabrizio De André vengono incrociate con le riflessioni dei detenuti del gruppo sui loro sentimenti, sulle scelte passate più o meno consapevoli e su ciò che ne è derivato nelle loro vite.

Sulla traccia delle canzoni di De André, arrangiate ed eseguite dalla Trsg.band, braccio musicale del Gruppo della Trasgressione, i concerti vedono la collaborazione fra discipline e soggetti eterogenei: docenti universitari, giovani studenti, detenuti e artisti.

Con questi eventi il Gruppo della Trasgressione punta a rendere prassi comune la contaminazione creativa e la cooperazione con adolescenti e giovani adulti. L’idea di fondo è che l’impiego delle proprie risorse in un clima di gioco e di collaborazione possa aiutare al riconoscimento reciproco e far sì che l’altro possa essere sentito come partner invece che straniero o, peggio, ostacolo alla propria realizzazione.

Faber in mente

Una serata nella quale i personaggi di Fabrizio De André incontrano quelli del dott. Gabriele Catania grazie al piano di Tonino Scala, la chitarra di Alessandro Radici e la voce di Juri Aparo.

Le canzoni di Fabrizio De André per la salute mentale

In occasione della giornata mondiale della salute mentale, l’associazione “Amici della mente onlus”, che opera nell’ambito del disagio psicologico presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, propone un evento artistico che fa parte di un programma di lotta contro il pregiudizio e lo stigma nell’ambito del disagio mentale.

Lo spettacolo musicale prende le mosse da un suggerimento espresso da Fabrizio De André: quello di fare in modo che le canzoni, oltre a creare “realtà sognate” possano incidere concretamente a a favore del cambiamento sociale.

Metà dei testi delle canzoni della serata sono parafrasi di alcuni dei brani più noti di Fabrizio De André: riflessioni in forma di canzone dello psicoterapeuta Gabriele Catania, che restituiscono una lettura empatica delle storie di alcuni pazienti da lui trattati. Le canzoni saranno precedute da una breve presentazione dei relativi temi clinici presentati e dei collegamenti con i testi originali dei brani.

Alla serata, che comprende anche l’esecuzione di alcune canzoni del repertorio di Fabrizio De André, partecipano dando il loro contributo alcuni detenuti provenienti dal carcere di Milano-Bollate.