Poesie › Forum › Dedalo e Icaro › Dialogo tra Dedalo e Icaro
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AlessandraOspite
Atene
Dedalo ha ucciso il nipote Talo per gelosia.
Dialogo immaginario tra Dedalo ed Icaro all’indomani del ritrovamento del cadavere.
D. Rientra a casa dopo 2 giorni in cui aveva fatto perdere le tracce di sé a tutti.
Il figlio I., adolescente, lo affronta furioso
I: “Ma dove diavolo eri finito?
Eri come sparito nel nulla, ti cercavano tutti, continuavano a chiedermi dove fossi finito ed io non avevo
idea di cosa dire, né dove fossi finito o cosa diavolo fosse successo…eh guardami negli occhi mentre ti
parlo!
Ma che diamine è successo padre?! La gente farnetica un sacco di cose assurde, senza senso…dicono che
sei stato tu, ma io gli ho detto che si sbagliano di brutto, non può essere, ma come diavolo hanno fatto
anche solo a pensare ad una cosa del genere?! Che assurdità! Tuo nipote per giunta, semplicemente folle!
I. Si gira e vede il padre a testa bassa.
I.: “Ma che hai? Perché non parli?
Perché non mi guardi? Che hai? Parla (imprecazione), dì qualcosa!”
D. non ha il coraggio di alzare la faccia e sostenere lo sguardo di suo figlio.
I. incalza: “Mi hai ascoltato? Mi senti? Dì qualcosa, ti prego …”
D. Riesce a dire in un sussurro : “Hanno ragione ”
I.:” Chi ha ragione? Ma cosa stai dicendo ? Hai sbattuto forse la testa? Non ci credo, non è possibile, sei
fuori di senno, tu non puoi aver…”
D.: “Io non volevo farlo, ma lui non mi ha dato altra scelta…”
I.: “Ma cosa vai farneticando?
Non posso crederci…mi manca l’aria!”
D. Si avvicina al figlio e gli dice:”Figlio mio, almeno tu devi credermi, ho dovuto farlo, lui…”
I.: “Non può essere…dimmi di no”
D.: “Ma io ti posso spiegare tutto…”
I.: “Ma ti rendi conto? Ma come hai potuto? Era mio cugino…mi viene da vomitare…”
D. alza la voce: “Ascoltami Icaro! Ho dovuto farlo, figlio mio, credimi, mi ha costretto!”
I. guarda il padre incredulo: “Ma come sarebbe a dire: Ti ha costretto?! E adesso? Adesso cosa ne sarà di
te? Cosa ne sarà di noi?”
D.:” Tu non devi preoccuparti, ho già parlato con Minosse, ci penserà lui, dovremo solo andarcene da qui”
I.: “Come andarcene? Ma che diamine dici?
Ed io come farò lontano da qui? Cosa farò lontano da qui, stai scherzando vero?!”
D.:”È l’unica soluzione possibile, non abbiamo alternative purtroppo.”
I.: “Ma ci pensi a cosa significa per me tutto questo? Ci hai mai pensato a me? A quello che mi toccherà
subire per colpa tua?”
D. Urla: “Ora basta! Non abbiamo scelta, domani partiremo per Creta e non ne voglio più discutere!”
I. A bassa voce: “Sei il solito egoista. Non te lo perdonerò mai.” -
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