- Il topic è vuoto.
-
Post
-
Certamente è rivoluzionario, ma anche indispensabile, riflettere sulla
cultura della “riconciliazione” dopo tragedie terribili e devastanti.
Vien da chiedersi: È illusione sperare e promuovere una via alternativa di incontro riparativo fra Abele e Caino, che chiede perdono e si decide per un cambiamento di se stesso e verso le famiglie di vittime innocenti?
È ovvio che la Giustizia Riparativa non cancella il male accaduto, ma può consentire e deve ristabilire un nuovo itinerario all’ergastolano ed anche alle tante famiglie in attesa di risposte precise od almeno di supporto.
In fondo, anche il perdono divino non annulla la responsabilità umana, ma è la condizione necessaria che la coscienza venga risvegliata per riconciliarsi con il bene.
Questo non è pacifismo, ma una pace giusta. ( Vedi il Discorso ad Assisi di Papa GIovanni Paolo II “Opus iustitiae pax” la pace è opera della giustizia).
Indubbiamente, occorre
valorizzare il dialogo fra Abele (rappresentato dalle famiglie delle vittime) e Caino (reo) e le due strade possono incontrarsi, proprio perché complementari.
È auspicabile, pertanto, la programmazione istituzionalizzata di piani individuali per la riconciliazione di relazioni inclusive e responsabili fra Caino ed Abele, a supporto del percorso di cambiamento e responsabilizzazione.
