Un gruppo per rielaborare e partecipare

Durante il mio tirocinio col Gruppo della Trasgressione ho avuto l’opportunità di acquisire competenze e conoscenze che vanno ben oltre quanto immaginavo. Ho imparato a comprendere più a fondo la complessità dell’animo umano, in particolare attraverso l’ascolto e l’osservazione delle dinamiche che emergono nel confronto tra persone con vissuti diversi. Lavorando a fianco di chi ha commesso reati, delle loro vittime e di professionisti, ho appreso quanto sia importante affrontare il passato per rielaborarlo in un’ottica di crescita personale e collettiva.

Ho imparato a riconoscere l’importanza della comunicazione autentica, che si manifesta nel saper ascoltare, nel valorizzare le storie degli altri e nell’individuare punti di incontro anche tra prospettive apparentemente differenti. Ho capito che il cambiamento, personale e sociale richiede tempo, pazienza e un lavoro costante, ma è possibile quando esiste un dialogo sincero e costruttivo.

Nel corso del tirocinio ho percepito il gruppo non solo come un insieme di persone che collaborano verso un obbiettivo comune, ma come una vera e propria famiglia. La fiducia reciproca, il rispetto e il sostegno sono stati i pilastri che hanno reso ogni incontro un momento significativo e arricchente. In questa famiglia ognuno ha un ruolo unico e al servizio degli altri: chi porta il peso del proprio passato trova spazio per rielaborarlo; chi ascolta impara a mettersi nei panni dell’altro; chi facilita il dialogo offre strumenti per la costruzione di una nuova consapevolezza.

Mi sono sentita accolta, nonostante le diverse esperienze e prospettive. Questo senso di appartenenza mi ha insegnato quanto sia fondamentale sentirsi parte di qualcosa di più grande per crescere come individui.

Sul piano personale, questo tirocinio mi ha aiutata a sviluppare una maggiore empatia e una profonda sensibilità verso le storie di vita degli altri. Ho imparato a guardare oltre i pregiudizi, a riconoscere la complessità delle scelte e delle circostanze che modellano il comportamento umano. Questi strumenti mi hanno reso più consapevole di me stessa e delle mie emozioni, favorendo un percorso di crescita personale che porterò con me anche al di fuori del contesto lavorativo.

Dal punto di vista professionale, il Gruppo della Trasgressione mi ha dato l’opportunità di acquisire competenze fondamentali per il mio futuro. Ho potuto osservare come il lavoro di gruppo possa essere un potente strumento di cambiamento e riabilitazione. L’esperienza mi ha permesso di rafforzare le mie abilità nel lavorare in team e di comprendere l’importanza di un approccio interdisciplinare nella risoluzione di problemi complessi.

Questo tirocinio non è stato solo un’opportunità di formazione, ma un’esperienza di vita che ha lasciato un segno profondo. Il Gruppo della Trasgressione mi ha insegnato che il cambiamento è possibile attraverso il confronto, la riflessione e l’impegno condiviso.

Porterò con me tutto ciò che ho appreso, con gratitudine verso chi mi ha guidata e ispirata in questo percorso.

Erika Rosavalle

Relazioni di tirocinio